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Milano
Alzaia naviglio pavese, 16

Arcipélaghi – una mostra, molti mondi

Arcipélaghi – una mostra, molti mondi
Milano, Alzaia naviglio pavese, 16 dal 31/05/2025 fino al 08/06/2025 ( Gratis )

Spazio Ex Fornace – Via Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano
31 maggio – 8 giugno 2025
Inaugurazione: sabato 31 maggio, ore 18:00
Orari di apertura:

da lunedì a venerdì 9.00 - 13.00 14.00 - 19.00

Sabato e domenica 10.00 - 22.00

Ingresso libero

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L’Associazione Cavallo Blu in collaborazione con Atelier Sospeso, progetto di espressione e ricerca artistica nato al Castello di San Giorgio Monferrato e cresciuto all’interno del mondo Oda di Casale Monferrato, presenta “Arcipélaghi”: una mostra collettiva che riunisce artisti provenienti dai due mondi che si incontrano e si arricchiscono l’uno con l’altro.

Per la prima volta vengono riuniti alcuni tra gli artisti che hanno aderito alla piattaforma digitale Scenius. L’esposizione, che avrà luogo presso lo Spazio Ex Fornace di Milano dal 31 maggio all’8 giugno, segna un momento importante nel percorso del progetto, configurandosi come la sua prima mostra collettiva ufficiale.

Questa collettiva nasce all’interno di Scenius, una piattaforma internazionale ideata e promossa da Cavallo Blu, dedicata alla valorizzazione e alla visibilità delle esperienze artistiche che si sviluppano in contesti informali, protetti, marginali o terapeutici, spesso escluse dal sistema ufficiale dell’arte contemporanea.

Il nome prende ispirazione da un termine coniato da Brian Eno: un’alternativa al concetto di “genius”, che esalta il potenziale creativo del collettivo, delle reti, della collaborazione. Scenius promuove la coprogettazione, il dialogo tra enti, artisti e territori, e la costruzione di spazi di confronto orizzontale, sostenibile, aperto.

“Arcipélaghi” è un esempio concreto di questo spirito: un’occasione di incontro e visibilità per quattro artisti, ma anche il frutto di una collaborazione più ampia tra Cavallo Blu, la piattaforma Scenius e Atelier Sospeso.

Il titolo “Arcipélaghi” rimanda all’idea di isole, ciascuna con una propria forma, una propria voce, una propria geografia esistenziale e creativa, ma che nel loro insieme costituiscono un paesaggio condiviso, un territorio fluido in cui le differenze non si annullano, ma si amplificano in un dialogo ricco e potente.

Gli artisti in mostra – Marco Avaro, Dario Ariboni, Emma Damiano e Maura Pavia – arrivano da percorsi eterogenei, spesso segnati da esperienze di marginalità o da traiettorie biografiche non convenzionali, che hanno trasformato in forza creativa. Le loro opere ci portano in mondi dove l’arte è urgenza, sopravvivenza, cura, visione. Sono arcipelaghi emotivi e immaginativi, che non si incontrano per caso, ma si riconoscono.

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Emanuela Carnevale Maffè
ha curato la colonna sonora ufficiale della mostra, creando un'esperienza uditiva unica e profondamente coinvolgente. Questa traccia audio immersiva guiderà il visitatore lungo il percorso espositivo, amplificando l'impatto emotivo delle opere in mostra.

Attraverso un'attenta combinazione di registrazioni ambientali (field recording) e una profonda analisi delle creazioni artistiche esposte, l’artista ha plasmato un mondo sonoro intenso e suggestivo che trasforma la visita in un viaggio multisensoriale.

Questo paesaggio acustico dialoga intimamente con i quadri esposti, trasportando il visitatore in una dimensione in cui l’arte visiva e quella sonora si fondono in un’esperienza unica.

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Sabato 7 giugno alle ore 17:00
Gerardo Galantucci leggerà le sue poesie tratte dalla raccolta Sentieri Sommersi, accompagnato dalle suggestive note del trombettista Sergio Montemagno.

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Domenica 8 giugno alle ore 17.00
verrà inaugurata una mostra virtuale su Spatial.io, con una selezione delle opere esposte e la possibilità di incontrare artisti e organizzatori all’interno del metaverso. Un’ occasione per esplorare nuovi spazi di condivisione e accessibilità dell’arte, abbattendo le barriere fisiche e amplificando il dialogo tra pubblico e artisti.

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GLI ARTISTI
Marco Avaro
(1989) attraversa la pittura con lo spirito di chi cerca nella materia un linguaggio ruvido e libero. I suoi quadri, crudi, visionari e profondamente spirituali, nascono da una vita intensa e stratificata, in cui l’arte è diventata fede, battaglia e guarigione.

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Dario Ariboni
(1961), artista autodidatta milanese, ha fatto della natura il centro della sua ricerca pittorica. Immobilizzato da un incidente in giovanissima età, ha trasformato il silenzio e il gesto in potenza espressiva. Le sue opere, realizzate con matite, acquarelli e tempere, vibrano di luce e quiete.

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Emma Damiano
(1962) si è avvicinata al disegno con la polvere di gessetto durante la pandemia. I suoi lavori raccontano un universo interiore delicato e potente, in cui la fragilità si fa forma e respiro.

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Maura Pavia
(1983), artista dell’Atelier Sospeso, ha un percorso profondo e viscerale, intrecciato a esperienze di vita ai margini e a un uso esplosivo del colore. La sua pittura, espressionista e diretta, si nutre di emozioni forti e di una tensione costante tra intimità e comunicazione.

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Cavallo Blu APS è un’associazione che promuove l’arte come strumento di inclusione sociale, dando voce ad artisti outsider – persone in condizioni di fragilità o marginalità. Organizza mostre, laboratori e performance che valorizzano il talento e l’espressività di questi artisti. Collabora con scuole, università e istituzioni culturali in Italia e all’estero. Ha creato Scenius, una piattaforma digitale che raccoglie e promuove opere outsider a livello internazionale. Il suo lavoro genera impatto culturale, sociale e relazionale, favorendo una nuova visione dell’arte e della diversità.

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Atelier Sospeso è una realtà nata nel 2021 al Castello di San Giorgio Monferrato. Oggi svolge la sua attività a Casale Monferrato, grazie al patrocinio e al supporto di Fondazione ODA, attiva nell’ambito della riabilitazione psichiatrica attraverso strutture residenziali. L’Atelier promuove l’arte come pratica di cura e di ricerca, costruendo una rete fluida tra luoghi di fragilità e luoghi di bellezza. Ha partecipato a rassegne nazionali dedicate all’arte irregolare e ha promosso mostre collettive come “Lo spazio dentro” e “Dialoghi”.




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